Le etichette sono sempre un grosso problema per chi compra dischi originali e credo che a tutti sia capitato di acquistare un dato LP con la convinzione che fosse la prima stampa, per poi scoprire che in effetti era la seconda, se non la terza.
Con il tempo, l'aiuto di amici esperti, di guide specializzate e guardando coi propri occhi, alla fine qualcosa s'impara.
Molti collezionisti comprano prevalentemente le edizioni dei dischi stampate nel Paese d'origine e le quotazioni di solito si riferiscono a questi (per esempio dei Doors le stampe americane, dei Beatles quelle inglesi e così via).
Nelle tabelle che seguono sono indicati i criteri principali per cercare di districarsi nella giungla delle etichette. Anche questa sezione verrà periodicamente aggiornata e qualsiasi segnalazione di errori possibili sarà benvenuta.




La prima etichetta viene comunemente chiamata 'Guitar Player', la seconda 'Gold' o 'Tan', la terza 'Red' e la quarta 'Butterfly'.
I problemi sorgono quando la Elektra cambia il logo perchè in alcuni stati (si parla degli U.S.A. naturalmente) alcuni dischi venivano stampati col logo precedente. Ad ogni modo si possono prendere dei parametri tramite i numeri.
Col logo 'Guitar Player' ci sono pochi dischi che interessano a Celononcelo:
TEAR DOWN THE WALL - EKS 7248 - 1965- e BLEECKER AND MACDOUGAL - EKS 7293 - 1965 entrambi di Fred Neil e il primo dei Paul Butterfield Blues Band (EKS 7294 - 1965).
Stando a quel che scrive Goldmine, i primi quattro dischi dei Doors hanno l'etichetta 'Gold' o 'Tan' (alcune stampe sono di un colore più leggero):
SAME - EKS 74007 (stereo) - EKL 4007 (mono) - 1967 -
STRANGE DAYS - EKS 74014 (stereo) - EKL 4014 (mono) - 1967 -
WAITING FOR THE SUN - EKS 74024 (stereo) - EKL 4024 (mono) - 1968 -
THE SOFT PARADE - EKS 75005 - 1969 - (personalmente avevo dei dubbi perchè col numero 75000 dovrebbe iniziare l'etichetta 'Red', ma poi l'ho visto in rete)
L'etichetta rossa:
MORRISON HOTEL - EKS 75007 - 1970 -
L'etichetta diventa 'Butterfly' da:
ABSOLUTELY LIVE - EKS 2-9002 - 1970 - e
L.A. WOMAN - EKS 75011 - 1971 -

Alcuni dischi con la 'Gold Label' »









La Vertigo è più facilmente riconoscibile: fino al 1973 è chiamata 'Spiral Vertigo' o 'Swirl' e sul vinile vicino all'etichetta c'é il numero di serie stampato a macchina oltre a quello - composto di tre cifre - che corrisponde al Paese di provenienza. Questa etichetta è stata una delle più contraffatte, ma con un pochino di attenzione si può evitare di comprare un falso.
Nel corso del 1973 la 'Spiral' diventa 'Spaceship', col logo disegnato da Roger Dean raffigurante una navicella spaziale.
Naturalmente quasi tutti i dischi della Vertigo 'swirl' sono molto ricercati, sia per la bellezza delle copertine (alcune sono 'gimmix' basti pensare a quelle dei Dr. Z , dei Tudor Lodge, dei Dr. Strangely Strange, per citarne alcune) che per la validità della musica.

Alcuni dischi su Spiral Label »









Questa mitica etichetta ha stampato svariati dischi di gruppi progressive rock tedeschi dal 1972 al 1976. Le copie originali sono facilmente riconoscibili perchè i numeri di serie che vanno dal 1001 al 1055 hanno il logo color verde scuro con la scritta 'Metronome'. Dal numero 1056 al 1089 la scritta 'Metronome' scompare e il logo è leggermente più chiaro.
Alcune copie sono state ristampate con l'etichetta di colore diverso con o senza il numero di serie originale e differente copertina. Si veda a tal proposito A Meditation Mass degli Yatha Sidhra: la copertina originale è 'die-cut' la ristampa no.
Molti dischi della Brain sono ricercati dai collezionisti, basti pensare a quello dei Gomorrha, degli Sperrmüll e dei sopracitati Yatha Sidhra.

Alcuni dischi su Brain Metronome »









L'etichetta in questione è una delle più complicate da riconoscere. Svariati dischi sono stati stampati con differenti loghi fino a quando la Island è stata 'Pink', vale a dire fino al numero di serie ILPS 9135 (Tea For the Tillerman di Cat Stevens). A questo proposito occorre osservare che il numero ILPS 9134 Bryter Layter di Nick Drake non è mai stato visto su Pink label.
Nelle stampe MONO il numero di serie è preceduto dalle lettere ILP e composto di tre cifre (Mr. Fantasy dei Traffic MONO ILP 961 - STEREO ILPS 9061) e il primo disegno viene usato dalla Island dal tardo 1967 fino a circa metà del 1969.
Il secondo disegno ha vita breve: da settembre a fine dell'anno (Unhalfbricking dei Fairport Convention - ILPS 9102 - ha questo logo).
Il terzo disegno non gli è da meno e dura fino a novembre del 1970 (In the Court Of The Crimson King dei King Crimson - ILPS 9111 - ha questo logo). Come si può notare la maggior parte dei dischi da collezione della Island è stata stampata in circa quattro anni con tre differenti loghi.
I problemi finiscono con l'introduzione del quarto disegno, detto comunemente 'Palm Tree' oppure 'Pink Rim' che rimarrà fino al 1975. Per completezza c'è da aggiungere che la Island insieme al logo 'Palm Tree' ha stampato anche una serie chiamata 'Help', con etichetta nera e la 'i' rosa in basso (come per il terzo disegno) e che con questo logo sono usciti, tra gli altri, Illusion dei Renaissance, No pussyfooting di Robert Fripp e Earthbound dei King Crimson.

Alcuni dischi su Pink Label »









La Capitol ha il primo disegno, comunemente detto 'Capitol Rainbow' fino all'inizio del 1970, poi diventa 'Green Capitol'. Per complicare un pochino le cose ci sono almeno due differenti 'Rainbow' con o senza la scritta verticale 'Long Playing - High Fidelity', ma è abbastanza facile riconoscere le copie originali. Il problema sorge nel momento in cui il logo cambia: allora bisogna aiutarsi con le guide e i numeri di serie.
La Capitol ha stampato molti dischi notevoli e alcuni fondamentali della storia del rock tra cui quelli della Band, dei Quicksilver Messenger Service e di Fred Neil.

Alcuni dischi con la 'Rainbow Label' »









La Columbia presenta perlomeno tre loghi differenti :
Il primo, detto 'Six Eyes' riguarda i collezionisti di Rock in quanto con questa etichetta è stato stampato il primo disco di Bob Dylan. L'etichetta ha sei 'occhi' bianchi su sfondo nero. Ci sono svariate versioni di questo logo e i dischi sono ultrarari.
Nel 1965 circa il logo diventa '360° sound' scritto in bianco o in nero a seconda che il disco fosse stereo o mono.
Nel 1970 l'ultimo cambiamento: il logo è sempre rosso, ma con la scritta 'Columbia' in oro ripetuta sei volte.
La Columbia ha stampato alcuni dischi fondamentali, basti pensare a quelli di Bob Dylan, dei Byrds e dei Moby Grape per citarne solo qualcuno.

Alcuni dischi '360° Sound' »









La RCA inglese a partire dal 1971 si dedicò alla musica rock progressiva e con etichetta Neon nel giro di due anni, fino al 1972, stampò undici dischi con copertine e logo stupendi.
Quasi tutti sono 'da collezione' e molti sono stati quasi perfettamente contraffatti. Le copertine originali hanno gli angoli in alto recanti da una parte il logo della Neon e dall'altra la scritta RCA. Le buste interne sono sempre di colore nero e lo sfondo delle 'labes' è lucido. Inoltre le copie contraffatte hanno i cerchi concentrici del vinile visibile anche sulle etichette.

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I disegni della Warner Bros. da tenere in considerazione sono principalmente i primi tre; l'ultimo, quello che rappresenta il Burbank Boulevard e comunemente detto 'Burbank', ha fatto la sua comparsa nel 1973 e le copie venivano stampate in quantità maggiore rispetto agli anni precedenti.
Il primo logo, detto 'Gold' viene usato fino alla fine del 1967 ed è quello sul primo disco dei 'Grateful Dead'. Dal 1968 i dischi vengono stampati col secondo logo meglio conosciuto come 'W7' (Astral Weeke Moondance di Van Morrison ha questo logo così come Anthem Of The Sun, Aoxomoxoa e Live Dead dei Grateful Dead). Il W7 verrà usato fino al 1970 circa per lasciar posto al terzo, il 'Green' fino al 1973. Da qui in poi la Warner userà il quarto disegno che poi evolverà in altri che non interessano i collezionisti.

Qualche disco con il 'W 7' »








Abbiamo visto come anche in Germania le 'Major' discografiche si dedicarono alla musica progressiva con sotto-etichette. La Basf, con etichetta Pilz, stampò una ventina di dischi nel giro di due anni. Le copertine sono molto belle e alcuni dischi da culto: basti pensare ai Popol Vuh ai Flute & Voice ai Virus e altri, quasi tutti prede dei collezionisti.
Riconoscere l'originale dalla seconda stampa in questo caso è facilissimo in quanto le ristampe (realizzate quasi tutte nel 1982) hanno scritto sul retro di copertina 'Pop-Import'.

Ecco qualche disco raccomandato »








La Mainstream è una delle etichette più amate dai collezionisti, sebbene molti dischi, dal punto di vista musicale, siano veramente scarsi.
I più meritevoli sono, tra gli altri, Art Of Lovin', Bohemian Vendetta e naturalmente Big Brother & The Holding Company. Ovviamente circolano molti falsi: bisogna fare attenzione alla consistenza e al colore del cartone (spesso e marrone nelle stampe originali, sottile e grigio nelle contraffazioni).
Le date non sono indicate sulla copertina e qualche dubbio sorge, ma se i numeri sono stati impressi in ordine cronologico, direi che la sequenza esatta sia quella elencata a parte.

Alcuni dischi della Mainstream »